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Captive e Rating: elementi chiave per la gestione del rischio

Giugno 22, 2022

Cos’è una captive e perché includerla in una strategia assicurativa? Illustriamo tutti i vantaggi e i benefici di questa soluzione emersi nel corso del webinar in collaborazione con AM BEST.
Captive and insurance management solutions
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Oggi il mercato assicurativo è caratterizzato da un aumento dei tassi di premio nella maggior parte delle classi di rischio e delle aree geografiche. In questo contesto di hard market, le aziende devono pensare all’utilizzo di strumenti alternativi per il finanziamento del rischio e sempre più imprese stanno scegliendo di adottare una captive.

Diversi approcci per l’utilizzo: il percorso captive

La captive è una compagnia di assicurazione interna all’azienda stessa e rappresenta una valida strategia di finanziamento del rischio, in particolar modo per quelle realtà aziendali che mirano ad ottimizzare l'utilizzo del proprio capitale ed a rafforzare il loro approccio alla gestione dei rischi.

Le captive sono uno strumento molto utilizzato in particolare da aziende di grandi dimensione, per la gestione in autoassicurazione dei propri rischi, ma che si sta estendendo anche a società meno dimensionate, meno complesse e meno strutturate alla luce delle possibilità di strutturare soluzioni captive specifiche e dai costi operativi meno elevati.

Una strategia assicurativa con captive è in grado di generare valore e, come un vero e proprio percorso, può essere implementata in base al diverso approccio che ciascuna azienda sarà in grado di attuare, anche in base alle proprie esigenze di business: reattivo, ad esempio attraverso la partecipazione di captive in programmi internazionali su una singola classe di rischio, ma anche proattivo, sottoscrivendo più programmi assicurativi oppure utilizzando la riassicurazione, o strategico, aprendo ad esempio la propria captive alla sottoscrizione di rischi di terze parti, a seconda degli obiettivi aziendali.

Da un’indagine di WTW risulta, però, che in Italia solo il 14% delle aziende valuta il ricorso alle soluzioni captive, contro il 43% delle imprese europee che invece pensa di affidarsi a soluzioni captive nuove o esistenti, con una crescita peraltro notevole e indicativa rispetto al 15% del 2018. È bene sottolineare che per molte aziende le captive non rappresentano più un lusso, bensì un’esigenza destinata a crescere nel medio e lungo termine e già oggi ne esistono più di 6.000 in tutto il mondo.

Una captive può essere utilizzata su svariate linee di rischio, da quelle Property e Casualty tradizionali sino alle linee finanziarie, ad esempio D&O, oppure specialistiche, come l’assicurazione del credito commerciale. Prima di adottare questa soluzione ci sono, però, dei passaggi obbligati o quantomeno consigliati: un’analisi tecnica e di pricing per il trasferimento e una verifica accurata delle possibili strutture di programma con l’intervento di una captive, in base agli obiettivi aziendali e dalla capacità e volontà dell’azienda di auto-assicurarsi.

Benefici e vantaggi

L’utilizzo di una captive può permettere alle aziende di ottenere una serie di benefici: riduzione dei costi di finanziamento del rischio, miglioramento delle prestazioni finanziarie e operative dell’azienda e potenziamento, in maniera coerente, delle attività di risk management, con la possibilità di sottoscrivere rischi difficili da assicurare sul mercato assicurativo commerciale.

Alcuni tipici vantaggi di una strategia captive ben strutturata includono:

  • Riduzione dei costi: nel lungo periodo un’azienda può beneficiare di risparmi sui costi assicurativi, utilizzando una captive su una o più linee di rischio, nonché può mantenere nel proprio bilancio quei profitti derivanti dalla sottoscrizione assicurativa che normalmente andrebbero ad esclusivo beneficio del mercato assicurativo commerciale.
  • Una maggiore flessibilità: le captive possono offrire flessibilità nella strutturazione dei programmi assicurativi di un’azienda. Ad esempio, le multinazionali spesso hanno varie filiali nel mondo con una diversa propensione al rischio e diversi obiettivi. Una filiale che preferisce polizze con franchigie ridotte probabilmente avrà difficoltà a beneficiare di coperture assicurative con franchigie significative, oppure dai tassi di premio troppo onerosi. Una captive può intervenire a copertura della franchigia richiesta dall’assicuratore, in modo che la filiale possa ottenere, ad esempio, una franchigia più bassa.
  • Una maggiore capacità assicurativa: a partire dal 2020 la maggior parte delle compagnie assicurative ha diminuito la disponibilità di capacità assicurativa su diverse linee di rischio. La vendita al dettaglio, l’energia, il settore alberghiero e dei trasporti sono stati fra i settori maggiormente colpiti. Utilizzando una captive, ad esempio sui layer di rischio più bassi, le aziende possono rendersi più interessanti per le compagnie assicurative, che potranno essere più disponibili alla sottoscrizione dei rischi stante l’intervento della captive.
  • Un maggior controllo sul programma assicurativo dell’azienda: la captive non solo permette la raccolta e l’analisi di una moltitudine di dati ed informazioni in merito ai rischi (ad es., sinistri, premi, somme assicurate,…) ma contribuisce in maniera coerente ed organizzata alla condivisione ed implementazione, a livello dell’intero gruppo di appartenenza, delle strategie assicurative e di gestione del rischio.
  • Una copertura più ampia: le captive possono essere utilizzate per colmare gap di copertura oppure per far fronte a rischi specialistici (es., assicurazione del credito commerciale) o ancora, se adeguatamente capitalizzate, per gestire rischi nuovi e non facilmente assicurabili sul mercato tradizionale.

Anche i Risk Manager stessi possono trarre beneficio da una strategia captive, in quanto acquisiscono maggiore controllo e flessibilità nella gestione delle assicurazioni di gruppo e della riassicurazione. Inoltre, con l’adozione di questa strategia migliora, in generale, la qualità del processo di gestione dei rischi.

L’importanza del processo di rating

Le captive, anche di dimensioni non grandi, considerano un rating per migliorare il loro rapporto con il mercato, assicurativo e non-assicurativo, in termini di fronting e di riassicurazione.

In altri casi, un rating contribuisce a soddisfare i requisiti delle autorità di vigilanza, di alcuni clienti e di altri business partner in programmi assicurativi con captive. Il rating, inoltre, rafforza la gestione finanziaria della captive e della casa madre, anche in termini di governance aziendale, convalidando la robustezza - non solo finanziaria - della captive, nonché la sua credibilità.

Un rating, infine, facilita la copertura dei rischi di joint-venture e il rilascio di certificati assicurativi accettabili a tutti i partecipanti ad un programma assicurativo.

Se siete interessati ad approfondire come utilizzare al meglio una captive e a saperne di più sul processo di rating, guardate questo video con gli highlights del webinar “Utilizzo delle Captive e assegnazione del Rating in un contesto di Hard Market assicurativo”, realizzato in collaborazione con AM BEST, e compilate il form presente in questa pagina per mettervi in contatto con i nostri esperti.

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Director, Europe & Great Britain
Captive Advisory Team
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