MILANO, 23 marzo, 2020 — Secondo il Divestment Performance Monitor (DPM) di Willis Towers Watson, in collaborazione con Cass Business School2, sei aziende su dieci che nel 2019 hanno ceduto parte della loro attività, hanno perso valore per gli azionisti. Analizzando l'andamento dei titoli azionari, le società attivamente impegnate in operazioni di dismissione nel 2019 hanno sottoperformato l'Indice Globale di una media di -6,3pp (punti percentuali). Questo è il secondo anno peggiore dal lancio del database nel 2010 ed è solo parzialmente migliore del 2018, il peggiore anno registrato con una performance inferiore a -6,5pp.
Gli ultimi dati mostrano che l'andamento delle dismissioni nella seconda metà del 2019 è stato negativo con una performance di -6,1pp inferiore all'indice. Sebbene si tratti di un miglioramento rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno (-7,1pp), i disinvestimenti non sono riusciti a creare valore aggiunto per sei anni consecutivi.
Lo studio mostra inoltre che gli acquirenti di attività cedute, che sono riusciti a superare i loro benchmark di settore di una media di +1pp nel primo semestre del 2019, hanno trovato il secondo semestre dell'anno molto più difficile e sottoperformato di -12,7pp.
Il volume delle operazioni del secondo semestre del 2019 (320) è stato più elevato rispetto al primo semestre dell'anno (251). Ciò è coerente con tutti i secondi semestre dal 2010 e l'anno scorso la causa è stata un significativo aumento degli affari sia in Europa che nell'Asia-Pacifico. Nonostante l'aumento dell'attività, il numero totale di operazioni concluse nel 2019 (571) è al minimo storico dal 2010.
"Negli ultimi dieci anni, sulla scia della crisi finanziaria, abbiamo visto che la cessione di attività è stata una sfida per molte aziende il cui valore ha faticato a crescere a valle di tali operazioni ", ha dichiarato Matteo Fiocchi, Senior Director per Willis Towers Watson. "Tuttavia, anche negli anni più difficili, oltre il 40% delle aziende è riuscito a creare valore per gli azionisti a seguito di operazioni di disinvestimento. Queste aziende hanno gestito in maniera efficace i tempi, le complessità e i costi dell’operazione - dall'implementazione di un'approfondita due diligence alla risoluzione di problematiche legate al capitale umano e spesso trascurate - che consentono alle aziende di avvicinarsi alla cessione da una posizione di forza e di influenzare positivamente il prezzo di vendita dell’asset". Dalle analisi effettuate sulle società che cedono asset sia alle società quotate in borsa che a private equity, emerge quanto segue:
Matteo Fiocchi, Senior Director, ha dichiarato che:
"I venditori europei sono usciti gradualmente dalla “zona rossa” negli ultimi 18 mesi, il che può essere un segno che le imprese in Europa stanno trovando la loro strada. Guardando le tendenze dell'ultimo decennio, questa attitudine al rialzo potrebbe continuare nei prossimi trimestri, e quindi generare alcuni ritorni positivi per i venditori.”
"Le aziende che sono in grado di ottimizzare i propri asset e di comprendere veramente il valore di ciò che stanno cedendo hanno molte più probabilità di generare un ritorno positivo dalla loro dismissione.”
"A causa dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, è probabile che le aziende che non hanno reali necessità di dismettere attività, ritarderanno i tali operazioni
Matteo Fiocchi ha aggiunto: "Nonostante il calo del volume degli affari, l'incertezza delle tariffe, le preoccupazioni geopolitiche e la pressione degli azionisti, le aziende continueranno a dismettere asset non strategici, spinte dalla necessità di razionalizzare i loro modelli operativi per perseguire nuove opportunità di crescita. Allo stesso tempo, considerando le sfide che le aziende devono affrontare per ottimizzare le cessioni in condizioni di mercato così difficili, i dati mettono in evidenza le modalità attraverso cui i venditori stanno riuscendo a contrastare con successo la tendenza globale negativa. Un approccio disciplinato e rigoroso al complesso processo di separazione contribuirà ad attrarre acquirenti migliori, a meglio posizionare il “core” business per una futura crescita futura e ad accrescere il valore per gli azionisti nel medio termine".
Il metodo di Willis Towers Watson
La pratica M&A di Willis Towers Watson combina la nostra esperienza nel rischio e nel capitale umano per offrire una gamma completa di servizi e soluzioni M&A che coprono tutte le fasi del processo. Abbiamo una particolare competenza nelle aree della pianificazione, della due diligence, del trasferimento del rischio e dell'integrazione post-transazione, aree che definiscono il successo di qualsiasi transazione.
1 L'indice MSCI World Index, se non diversamente specificato è il predefinito e la performance mediana utilizzata in tutto l'indice.
1 Il database globale analizza l'andamento del prezzo delle azioni delle società che vendono attività, da sei mesi prima dell'annuncio della dismissione fino a sei mesi dopo il completamento della dismissione.